Vona: a Ladispoli con il circo va in scena la schiavitù

(riceviamo e pubblichiamo)

Ladispoli ancora una volta terra di conquista per gli spettacoli con animali. Dopo due fantastici circhi “animal free”, il Comune concede l’attendamento del circo Orfei ignorando ancora una volta la “legge 241 del 1990 che agli articoli 7 e 9 indica i soggetti cui va inoltrata la comunicazione di avvio di procedimento in relazione alla domanda, in base alle norme indicate sulla partecipazione sono anche i potenziali contro interessati, ossia coloro i quali, come le Associazioni animaliste locali, possono subire un pregiudizio concreto ed attuale dall’adozione del provvedimento finale.” La città è impiastrata ovunque con manifesti e locandine senza timbro dell’ufficio tributi sia su impianti comunali che su muri, pali e cabine varie (supporti dove nessuno potrebbe affiggere nulla). A parte lo scempio ci sarebbe anche un danno erariale per la comunità. Inoltre il pulmino del circo, con tanto di rimorchio aperto, va diffondendo impunemente nei centri abitati pubblicità fonica, in barba al Codice della strada. Spero che chi di dovere verifichi tutto e nel caso intervenga con le sanzioni previste da leggi e regolamenti. Per quanto riguarda l’aspetto etico e civile non resta che sperare che i ladispolani si informino sulla vita che fanno gli animali in gabbia e tengano lontano dal tendone i loro figli. Sabato sarò, come sempre, presente al sit-in di sensibilizzazione, promosso dall’Associazione Argo, davanti al circo, se ci sarà ancora.

W il circo senza animali!!!    Vincenzo Vona

 

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