Ventisei piante di marijuana coltivate tra broccoletti e pannocchie, in un terreno agricolo ai margini della palude di Torre Flavia. È qui che un 40enne residente a Ladispoli aveva messo in piedi una vera e propria piantagione illegale, dalla quale erano già stati ricavati quasi 19 chili di sostanza stupefacente pronta per essere immessa sul mercato.
L’operazione, condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia di Ladispoli, ha portato al sequestro dell’intero raccolto e all’arresto del coltivatore. Durante la successiva perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno rinvenuto anche quasi un chilo di cocaina, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e un’agenda con nomi e cifre, probabile contabilità dello spaccio.
Il 40enne, ora agli arresti domiciliari, dovrà rispondere di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio. Ma l’indagine non si ferma qui: gli inquirenti stanno cercando di capire se dietro l’attività ci sia una rete di distribuzione più ampia, attiva non solo tra Ladispoli e Cerveteri ma anche su tutto il litorale nord della Capitale.
A distanza di pochi giorni, un altro intervento dei poliziotti ha portato a un secondo arresto. Durante un posto di controllo in città, un 25enne è stato fermato per un normale accertamento: il suo atteggiamento nervoso ha insospettito gli agenti, che gli hanno trovato addosso una dose di cocaina.
La perquisizione nella sua abitazione ha poi permesso di scoprire un panetto di hashish, diverse dosi di cocaina già confezionate e ulteriore materiale da taglio. Anche in questo caso, il gip del Tribunale di Civitavecchia ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari.
Due operazioni che confermano l’intensificarsi dei controlli antidroga sul territorio da parte del Commissariato di Ladispoli, sempre più impegnato nel contrasto allo spaccio e alla produzione di sostanze stupefacenti.
