con l’approvazione della relazione istruttoria e le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai cittadini.
Nelle scorse settimane il movimento civico Ladispoli Attiva ha ritenuto doveroso protocollare un’osservazione al piano particolareggiato per porre all’attenzione dell’Amministrazione e del Consiglio comunale i numerosi vizi procedurali che ne hanno inficiato l’iter, l’incompatibilità nella sostanza con quanto previsto dalla pianificazione urbanistica sovra-ordinata (P.T.P.G. in vigore) e la profonda contraddittorietà tra natura dell’intervento e obiettivi dichiarati.
Sulla tutela del territorio non intendiamo retrocedere di un millimetro. Ladispoli Attiva ha fin da subito espresso netta contrarietà a questo progetto, informato la cittadinanza in merito alle criticità che lo caratterizzano sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, storico-archeologico e viabilistico e organizzato lo scorso 21 giugno un sit-in di protesta davanti palazzo Falcone. Ma siamo pronti a continuare la battaglia pur senza avere una rappresentanza in consiglio comunale.
Gli errori formali commessi basterebbero da soli affinché i nostri amministratori comprendano la necessità di fare un passo indietro e fermare questo scempio. Ma gli errori che ci preoccupano di più sono quelli di “visione”, figli di una cultura amministrativa schiava degli interessi cementizi a cui vogliamo mettere al più presto la parola fine.