Caterina De Caro, rappresentante di Rete Rosa e promotrice del corteo contro la violenza sulle donne a Ladispoli, ha espresso tutta la sua delusione per quanto accaduto dopo l’iniziativa. La piazza, teatro di una manifestazione dedicata al rispetto e alla sensibilizzazione, è stata devastata: bottiglie sparse ovunque, la fontana piena di cartacce e rifiuti, fiori distrutti e gettati a terra, luci spaccate, e uno striscione recuperato a fatica dagli operatori della Tecneko.
Queste scene hanno fatto emergere un’amara riflessione sulla mancanza di educazione e valori in una parte della società giovanile. De Caro ha dichiarato: “Questa è violenza. Proprio quella che contestiamo. Se questo è il futuro, c’è da preferire il passato. Dobbiamo chiederci dove abbiamo sbagliato, perché, se questo è il risultato, come genitori abbiamo fallito.”
Le sue parole sottolineano non solo lo sgomento per i fatti accaduti, ma anche l’urgenza di un impegno collettivo. Famiglie, scuole, e comunità devono riflettere sulla necessità di educare le nuove generazioni al rispetto, all’appartenenza e ai valori fondamentali. La violenza non si manifesta solo fisicamente, ma anche attraverso il degrado e l’indifferenza verso ciò che ci circonda. Solo con un lavoro condiviso si può sperare di cambiare questa tendenza e ricostruire legami più solidi e rispettosi.