– coordinate dalla locale Procura della Repubblica – hanno scoperto che il medico, dietro compenso, anziché inoculare il siero vaccinale messo a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale, avrebbe iniettato un’innocua soluzione fisiologica.
Conseguentemente, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro, presso il Ministero della Salute, delle certificazioni verdi ritenute fittizie e dei corrispondenti codici sorgente “Qrcode”.
I tre dovranno ora rispondere delle ipotesi di reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, peculato e falso. Allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
L'A.G. ha rilasciato il nulla osta alla divulgazione.