Durante l’odierna seduta di Consiglio Comunale si è verificato un episodio molto grave, mai accaduto da quando siedo nella massima assise cittadina.
Nel corso della discussione di una mozione relativa ai servizi sanitari del nostro territorio, ho pronunciato la frase: “non sapete dove vivete”, rivolta ai consiglieri che avevano precedentemente descritto una realtà lontana dai fatti.
Un’espressione che intendeva semplicemente sottolineare l’inadeguatezza delle argomentazioni ascoltate fino a quel momento.
Tanto è bastato per scatenare una reazione spropositata da parte dei consiglieri Garau e Ciarlantini, che hanno iniziato ad urlare in modo scomposto contro il sottoscritto, accusandomi di averli gravemente offesi.
Il Presidente del Consiglio comunale è stato addirittura costretto a sospendere la seduta per cercare di placare la foga dei due consiglieri di Governo Civico.
Ma durante la pausa la consigliera Ciarlantini si è spinta oltre, avvicinandosi al banco della presidenza con fare minaccioso e rivolgendo al sottoscritto insulti personali, arrivando a definirmi “cretino” e accusando i Consiglieri di maggioranza di essere degli “yes man”, con un atteggiamento inaccettabile per chi siede in un’aula consiliare.
Ritenendo che non vi fossero più le condizioni per proseguire i lavori in un clima civile e rispettoso, insieme ai Consiglieri di maggioranza abbiamo deciso di chiedere la sospensione definitiva della seduta.
Stigmatizziamo con fermezza questo comportamento, che nulla ha a che vedere con il confronto democratico.
Non permetteremo che la massima assise cittadina venga trasformata in una rissa da saloon.
Questo modo di fare politica non ci appartiene e, al di là delle offese personali ricevute, mi dispiace soprattutto per i cittadini che hanno assistito ad uno spettacolo indegno, indecoroso e lesivo dell’Istituzione che rappresentiamo.
Prima dell’interruzione dei lavori, indipendentemente da quanto accaduto, ho assicurato a nome della maggioranza la piena disponibilità a lavorare insieme alla minoranza per arrivare ad una stesura condivisa della mozione, da discutere nella prossima seduta utile.
Il diritto dei nostri concittadini di ricevere una adeguata assistenza sanitaria continuerà ad essere la nostra priorità.
E in tal senso continueremo a stimolare la Asl e la Regione Lazio.
Se l’opposizione vorrà condividere questo obiettivo in un percorso condiviso, con serietà e rispetto reciproco, troverà le porte aperte.
Diversamente, non saremo complici di chi vuole trasformare il confronto politico in uno scontro personale.
Chi vuole davvero il bene di Ladispoli dimostri di saperlo fare nei fatti, non con le urla e gli insulti.