La situazione estiva del litorale laziale racconta una realtà turistica molto diversa da quella che ci racconta l’amministrazione ladispolana.
Pochi turisti o bagnanti che frequentano le nostre spiagge e che, per lo più, occupano quei rari fazzoletti di spiagge libere.
Tra le cause, il costo eccessivo degli ombrelloni e sdraio e persino delle consumazioni, affitti stagionali alle stelle, con l’aggravante del mare sporco, come anche attestato da Goletta Verde e dall’ordinanza di divieto di balneazione, di qualche giorno fa, a causa di inquinamento da E. Coli.
Un’offerta turistica scarsa che costringe molte famiglie che vivono con difficoltà, a ridimensionare anche lo svago estivo a causa dell’aumento del costo della vita, dei bassi salari fino alla mancanza o perdita del lavoro.
L’offerta di locali e stabilimenti, punta tutto su una fascia turistica medio alta, alla ricerca di un tipo di clientela che a Ladispoli non esiste, che non si evolve, da anni, dal più economico mordi&fuggi.
Boom di nuove case vacanze, che prediligono questa formula di affitti, lasciando fuori chi invece necessita di un alloggio per la propria famiglia o per esigenze lavorative, tutto l’anno.
Gli eventi, a carico dei residenti, nonostante le entrate pubblicitarie di quest’anno, non fanno volare la città: le poche foto ufficiali raccontano una realtà con lo zoom sulla piazza, dimenticando il resto di Ladispoli.
Sporcizia, illegalità e disamore sono i veri protagonisti dell’estate, anche quest’ anno.
Circolo Sinistra Italiana Litorale Nord
“Mahsa Amini”
Alleanza Verdi e Sinistra